Il 97% delle persone effettua ricerche di carattere sanitario online, questo è quanto emerge dai dati raccolti da Google sulle ricerche effettuate dai suoi utenti. Il significato di questo dato può essere interpretato da diversi punti di vista lasciando, comunque, un dato inequivocabile ovvero che la quasi totalità delle persone ricerca informazioni autonomamente bypassando medici e strutture sanitarie. Questi utenti avvertono sintomi e ricercano le patologie correlate sulla rete, autoalimentando ansie e preoccupazioni, esponendosi, inoltre, alla cattiva informazione presente sul web e a rischi importanti per la propria salute.
Chi esegue le ricerche sanitarie su Google?
Le ricerche sono eseguite dalla quasi totalità delle persone che vi hanno accesso e questo non permette di individuare un profilo ideale. È possibile dedurre, però, che le informazioni vengano ricercate su internet per avere risposte immediate, innanzitutto, e per compensare la mancanza di riferimenti culturali e scientifici dove poggiare le proprie credenze. Internet, paradossalmente, rappresenta tutte le certezze che medici e strutture sanitarie dovrebbero dare ai pazienti; una situazione complessa con cause articolate e di difficile semplificazione.
Perché ci si affida a Google?
Nel corso della storia l’uomo ha sempre cercato di riporre le proprie speranze, la fiducia e l’ascolto in idoli di varia natura, aspetto che oggi è incarnato, in parte, dalla rete. Internet rappresenta il luogo dove tutto è possibile, dove si può trovare ascolto, comprensione, compassione e speranza, dove le domande trovano sempre una risposta. Il problema sorge nel momento in cui le informazioni sono fuorvianti o quando non si hanno gli strumenti per comprendere un linguaggio di tipo medico, alimentando paure, ansie e psicosi.
È sensato ricercare informazioni sanitare in rete?
Chiedere informazioni sanitarie su Google può avere un senso nel momento in cui ci si affida a siti che offrono contenuti certificati e creati da medici qualificati. Questo tipo di informazioni possono contribuire a migliorare il rapporto medico-paziente, con effetti positivi sia per chi cerca che per chi offre il contenuto. In primis, il riferimento è alla professional authority ovvero l’indice che misura la credibilità e la professionalità di un medico. In secondo luogo, il riferimento esplicito è alla riduzione dei rischi per la salute dei pazienti.
Oltre alla qualità dei contenuti è importante educare gli utenti ad una ricerca consapevole che rappresenti solo una tappa del percorso e del rapporto con il proprio medico. Accedere ad informazioni immediate dovrebbe aiutare a ridurre ansie e preoccupazioni, a diminuire i rischi in caso di patologie gravi e, infine, ad alleggerire il sistema sanitario per problemi che non necessitano un consulto medico e consentono di dedicare maggiore attenzione ai pazienti che lo necessitano.
Questi dati possono essere utili per il mondo medico?
Le strutture sanitarie, ed il mondo medico in generale, dovrebbero tenere in considerazione le ricerche degli utenti sia per orientare il proprio supporto lungo la curva di domanda, sia per migliorare il grado della comunicazione e del rapporto medico-paziente su un registro di più facile comprensione e che si mostri aperto alle domande, anche quelle più banali, dei pazienti. Inoltre, le ricerche aiutano inquadrare meglio gli argomenti maggiormente richiesti e di quantificarli numericamente, un aspetto centrale per chi, medico, comunica attraverso la rete.
La SEO, Search Engine Optimization, è l’ottimizzazione dei contenuti web per i motori di ricerca. Conoscere i dati sulle ricerche è la principale chiave per orientare gli argomenti e migliorare il proprio posizionamento sul web. Non tutti i parametri presi in considerazione da Google sono orientati verso la qualità ma quest’ultima rappresenta, senza dubbio, uno dei principali sia per i motori di ricerca che per gli utenti.
Come difendersi dalla cattiva informazione
Le informazioni di tipo medico reperibili su internet sono, nella maggior parte dei casi, realizzate da persone non qualificate ed i contenuti non sono in alcun modo verificati. Certificare i medici che scrivono di medicina online e costruire una rete sicura dove i contenuti possano essere preservati e diffusi è la strada maestra verso un salto in avanti della qualità per la comunicazione in ambito medico.
Il percorso intrapreso da Ethigate nasce dall’esigenza di costruire un ponte tra medici e pazienti, un sentiero che potesse migliorare la professional authority del medico e, allo stesso tempo, fornire ai pazienti informazioni verificate e di qualità. Un sistema di verifica e controllo senza precedenti in Europa nell’ambito dei contenuti scientifici online.